Risarcimento danni per ritardo nella diagnosi

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Risarcimento danni per ritardo nella diagnosi, ecco come far valere i propri diritti e cosa prevede la legge per ottenere un indennizzo.La legge italiana prevede che vi sia un risarcimento danni per ritardo nella diagnosi. Questo significa che il medico che tardasse nella diagnosi di una malattia sarebbe responsabile della perdita delle possibilità di guarigione dovute al ritardo stesso. Il danno che deriva da queste situazioni è chiamato “danno da perdita di guarigione”. Questo danno è richiesto quando vi sono dei ritardi colposi nell’intraprendere le terapie di guarigione necessarie al paziente interessato. Per questo tipo di danni il paziente ha diritto a un risarcimento. A ribadire questo concetto è stato recentemente il Tribunale di Vicenza.

 

Risarcimento danni per ritardo nella diagnosi, cosa hanno affermato i Giudici

 

Su un caso di “danno da perdita di guarigione”si è di recente espresso il Tribunale di Vicenza con la sentenza n. 961/16. La vicenda che i Giudici si sono trovati ad affrontare ha avuto come protagonista una donna alla quale è stato diagnosticato in ritardo un tumore al seno. Se la paziente fosse stata informata con le giuste tempistiche, quindi durante la mammografia di routine, la stessa sarebbe riuscita ad affrontare una semplice terapia farmacologica. E’ stata invece costretta a un intervento di asportazione chirurgica. Il ritardo causato dalla mancata diagnosi, ha dunque impedito alla paziente di cominciare una terapia di tipo conservativo.  L’errore del medico nel ritardo della diagnosi, lo ha reso responsabile del danno subito dalla paziente.

 

Risarcimento danni per ritardo nella diagnosi, cosa fare

 

In caso di ritardo nella diagnosi si avrà diritto a un risarcimento danni da perdita delle chance di guarigione. Ma per poter ottenere questo tipo di indennizzo si dovrà farne domanda esplicitamente fin dal primo grado di giudizio. Infatti questo tipo di danni non verrà automaticamente conteggiato. Anche se la responsabilità del medico dovesse essere accertata dai Giudici. Il diritto a questo indennizzo esiste anche per i parenti del paziente, se la malattia dovesse portare al decesso l’interessato.

 

 

Vittima di malasanità? Ecco cosa serve sapere

 

La prima cosa da tenere a mente quando si pensa di essere stati vittime di un caso di malasanità è che:

 

  • Solo un medico può affermare se vi sia stato un errore da parte di un sanitario o dell’ospedale.

Quindi il primo consiglio è quello di rivolgersi a un avvocato affinchè quest’ultimo, con la collaborazione di un medico legale, possa capire se vi siano gli estremi per un caso di malasanità o meno. Ma per fare questo è necessario entrare in possesso di tutta la documentazione necessaria sul proprio caso, è quindi fondamentale:

  • Richiedere tutte le cartelle cliniche sul proprio caso.

Se si pensa di essere stati vittime di un caso di malasanità, il consiglio è quello di non lasciar passare troppo tempo e di rivolgersi a un legale così che i propri diritti vengano tutelati al meglio fin da subito.

 

AL Assistenza Legale

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

 

Ritardo della diagnosi e risarcimento danni

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