È di qualche anno fa una sentenza che condanna il padre denunciato dal figlio per non averlo riconosciuto. Chiedere un risarcimento danni per mancato riconoscimento è dunque possibile.
Nel caso appena citato al figlio quarantenne è stato elargito un cospicuo risarcimento per danno esistenziale, come conseguenza della “privazione della figura paterna”.
Risarcimento danni per mancato riconoscimento: di cosa si tratta
Infatti, con il termine “mancato riconoscimento” si intende la mancata presenza e partecipazione del genitore alla vita del figlio nel corso degli anni.
Un figlio rifiutato dunque può subire ingenti pregiudizi dei diritti della personalità, e non solo.
Il risarcimento danni per mancato riconoscimento è un indennizzo che un figlio può chiedere qualora non sia stato riconosciuto da uno dei propri genitori.
Non sono pochi i casi di famiglie nelle quali uomini o donne non conoscono il proprio padre o la propria madre, perché questi ha deciso di non riconoscerli.
Risarcimento danni per mancato riconoscimento: la legge
Cresciuti con l’aiuto, il sostegno e l’affetto del solo altro genitore, o aiutati da nonni o zii, una volta adulti possono decidere di intentare una causa nei confronti del genitore naturale.
Cercare di ottenere un equo risarcimento danni per mancato riconoscimento e quanto sofferto durante il periodo della crescita è dunque possibile.
È bene sapere che un figlio non riconosciuto dal proprio genitore naturale ha sempre la possibilità di procedere all’azione di riconoscimento.
Con ciò si intende la richiesta, presso il Tribunale di residenza del genitore, di essere riconosciuto come figlio naturale del genitore che, al tempo, rifiutò il figlio.
Risarcimento danni per mancato riconoscimento: la procedura
La procedura per accertare la paternità o la maternità di un individuo prevede in primis che il figlio citi in giudizio il padre o la madre. Successivamente verrà svolta la prova del DNA.
Se l’esito di tale prova sarà positivo, al figlio naturale verranno garantiti:
il riconoscimento da parte del genitore,
il diritto di poterne portare il cognome,
il diritto di averne l’eventuale mantenimento,
il diritto di potergli succedere a titolo ereditario.
Risarcimento danni per mancato riconoscimento: la Cassazione
Ma, oltre a vedere riconosciuta la figura genitoriale, un figlio naturale può chiedere anche un congruo risarcimento per danni morali per mancato riconoscimento.
Questo è quanto stabilito non solo da numerose sentenze di tribunali ma anche dalla Corte di Cassazione.
Infatti, un figlio non riconosciuto certamente può soffrire per la mancanza della figura genitoriale durante la propria crescita. Per la sua assenza non solo quotidiana ma anche in particolari momenti della crescita del giovane. Così come se il genitore fosse defunto.
Risarcimento danni per mancato riconoscimento: danno morale
Pertanto, il tipo di risarcimento viene valutato in base alla durata in anni dell’assenza del genitore.
I giudici valutano l’entità del danno morale sulla base di particolari Tabelle approntate per quantificare il danno da perdita di un genitore a seguito di un incidente. In questo caso però calibrandolo in base agli anni di effettiva lontananza.
Pur adoperando le Tabelle, il danno morale elargito come risarcimento danni per mancato riconoscimento, è un indennizzo che viene stimato in via equitativa.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
Si deve aver subito un danno.
Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di mancato riconoscimento, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
