RISARCIMENTO DANNI OSPEDALE

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risarcimento danni ospedale Risarcimento danni ospedale: la condanna

Si è concluso con tre condanne e 280 mila euro di risarcimento danni ai parenti il processo nei confronti di tre medici dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, ritenuti responsabili della morte di un 57enne di Frigole, avvenuta il 16 agosto del 2009. L’inchiesta ha avuto inizio a seguito dell’esposto presentato dalle tre figlie e dalla moglie dell’uomo, assistite dai propri avvocati, le quali si sono in seguito costituite parte civile e hanno posto l’attenzione sulle presunte negligenze e colpe del personale medico. Il Giudice del Tribunale di Lecce ha condannato i medici a risarcire, in solido con la Asl di Lecce, ognuna delle quattro parti civili con 70mila euro ciascuna, per un totale di 280 mila euro di risarcimento danni ai parenti.

Risarcimento danni ospedale: i fatti

La triste vicenda del leccese ha avuto inizio a mezzanotte del 14 agosto del 2009. Dopo aver accusato forti dolori addominali l’uomo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Fazzi. Il medico allora in servizio ha chiesto che il paziente fosse visitato dal chirurgo di turno,  il quale ha eseguito due consulenze chirurgiche, una alle ore 1.10 e un’altra alle 3.10 del 15 agosto. In seguito, da quanto si evincerebbe dalla sentenza, il chirurgo avrebbe “attestato che non vi erano posti letto disponibili nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Vito Fazzi”. Ma, secondo quanto è stato contestato dall’accusa, nel reparto vi erano ancora tredici posti disponibili. Per questa mancanza di posti il paziente fu trasferito nell’ospedale di Campi Salentina, struttura ospedaliera priva di unità operativa chirurgica. Da qui sarebbe iniziato un lungo calvario fatto di trasferimenti e mancate cure adeguate.

Il dirigente di medicina generale dell’ospedale di Campi Salentina, accortosi della gravità del caso e con un “sospetto di patologia addominale di interesse chirurgico”, ha inviato numerose volte il paziente al “Fazzi” affinché fosse visitato dai chirurghi dell’ospedale. Tra le 9 e le 10.45 del 15 agosto, il paziente è stato visitato da un medico del Fazzi il quale, a seguito della “prescrizione di una nuova diretta dell’addome e di ulteriori lavaggi colostomici”, ha disposto un nuovo trasferimento al Campi. Poco dopo, tra le 18.05 e le 18.45, il paziente , in seguito a un nuovo trasferimento al Fazzi, è stato visitato da un altro medico che, dopo aver prescritto ulteriore “terapia infusionale, lavaggi colostomici e Tc addome in caso di mancato miglioramento del quadro clinico”, ha disposto un ulteriore trasferimento al Campi. Alle ore 1.10 del 16 agosto il paziente è stato ancora inviato presso il reparto di chirurgia del “Fazzi” per essere visitato nuovamente dai chirurghi. Questo è stato il suo ultimo trasferimento, l’uomo è infatti deceduto alle 2 di quella notte.

Risarcimento danni ospedale: la posizione degli avvocati

I legali delle figlie e della moglie del 57enne, nel loro esposto, hanno marcato tutte le presunte inefficienze e il lungo calvario che l’uomo fu costretto a subire durante i suoi numerosi trasferimenti e ricoveri, e che, sempre secondo gli avvocati, contribuì in maniera determinante a causarne il decesso. Secondo quanto espresso dall’ipotesi accusatoria, la morte del leccese si sarebbe verificata “in conseguenza di condotte colpose ascrivibili ai chirurghi dell’ospedale Vito Fazzi che visitarono il paziente e non espressero diagnosi tempestiva di occlusione intestinale necessitante un intervento chirurgico che, se eseguito, avrebbe salvato la vita al paziente”.

Risarcimento danni ospedale: la conclusione

Sembrerebbe dunque un caso di malasanità per il quale il Tribunale di Lecce ha già disposto un risarcimento danni ai parenti, costituitisi parte civile, pari a 280mila euro.

Dott. Claudio Bonato

AL Assistenza Legale

Indice argomenti articolo:

  •  Risarcimento danni ospedale: la condanna

  •  Risarcimento danni ospedale: i fatti

  •  Risarcimento danni ospedale: la posizione degli avvocati

  •  Risarcimento danni ospedale: la conclusione

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