Quale risarcimento per tradimento coniugale

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Quale risarcimento per tradimento coniugaleQuale risarcimento per tradimento coniugale

Subire un tradimento si rivela sempre uno dei momenti più particolari e delicati nella vita di chi una coppia.

Assieme ai lutti e ai grandi traslochi, il tradimento coniugale rientra a pieno diritto tra le eventualità che chiunque vorrebbe evitare.

Purtroppo, però la vita di coppia spesso nasconde insidie che non tutti riescono a evitare o a sanare.

Quale risarcimento per tradimento coniugaleQuale risarcimento per tradimento coniugale: la legge

Scoprire dunque che il proprio partner ha una relazione parallela può portare alla fine della storia d’amore.

La legge tutela il coniuge tradito, garantendogli il diritto di chiedere l’addebito della separazione e un eventuale risarcimento danni.

Infatti, il coniuge che determina la separazione (ovvero colui che ha tradito) dovrà garantire alla vittima l’assegno di mantenimento e il risarcimento dei danni non patrimoniali.

Questo è stato stabilito dalla sentenza numero 8862 del 2012, emessa dalla Corte di Cassazione.

Nel momento in cui il coniuge tradito decide di avviare le procedure per chiedere la separazione dal partner traditore, può ottenere che a quest’ultimo venga addebitata la separazione stessa.

Ciò significa che la colpa della separazione verrà attribuita al coniuge fedifrago.

Quale risarcimento per tradimento coniugaleQuale risarcimento per tradimento coniugale: separazione con addebito

Le condizioni per le quali si avrà la separazione con addebito sono le seguenti:

  • Sarà necessario che la crisi coniugale sia stata generata dalla violazione continua e ripetuta dell’obbligo di fedeltà scaturito con le nozze.
  • Sarà altresì necessario che il coniuge tradito richieda al giudice la dichiarazione di addebito della separazione.
  • Inoltre, dovrà esistere un rapporto di consequenzialità tra la violazione della fedeltà e la impossibilità nel continuare la convivenza

Quale risarcimento per tradimento coniugaleQuale risarcimento per tradimento coniugale: danni non patrimoniali

Stabilita l’intenzione di separarsi dal proprio coniuge traditore, si faranno i conti con i danni non patrimoniali che il tradimento ha cagionato alla vittima.

Si pensi a quanto possa nuocere un tradimento alla sfera più intima della vita di un individuo: la salute, la dignità e le relazioni interpersonali e quant’altro.

Un esempio calzante ed efficace per capire quale risarcimento possa spettare per tradimento coniugale riguarda il caso in cui un coniuge abbandoni la famiglia per iniziare una convivenza more uxorio con un’altra persona.

Quale risarcimento per tradimento coniugaleQuale risarcimento per tradimento coniugale: il Codice civile

In casi come questo, la giustizia si rifà all’articolo 2059 del Codice civile.

Il comportamento del coniuge fedifrago lede i beni essenziali della vita dell’altro coniuge: la salute e la serenità.

Pertanto, in casi come questi al coniuge tradito spetta un congruo risarcimento danni.

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

 

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

 

Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di tradimento, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

 

AL Assistenza Legale

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

 

 

 

 

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