Si sa, vivere in condominio porta con sé una serie di privilegi ma anche tante problematiche.
Una su tutte: i rumori molesti provocati dai vicini. Uno stereo con la musica a tutto volume negli orari del riposo, il ticchettio di tacchi e scarpe nel pieno della notte, le urla per litigi tanto all’alba quanto di notte sono solo alcuni dei tanti casi di disturbi della quiete in condominio.
Quale risarcimento danni per rumori molesti: la causa civile
La soluzione più veloce sarebbe quella di recarsi dal vicino, far presente il disturbo e sperare che questi capisca e provveda.
Ma, purtroppo, nella maggior parte dei casi, alla prima lamentela non segue certo un miglioramento tangibile e duraturo.
Le brutte abitudini sono difficili da scalfire. Si pensi poi a tutti quei casi in cui, i rumori molesti provocati dai vicini sono solo una delle tante forme che assumono anni di lotte e dissidi tra condomini.
Anche l’intervento dell’amministratore di condominio può rivelarsi tutto tranne che risolutore.
Se, nonostante i richiami, la situazione non migliora, è possibile rivolgersi al Tribunale.
Giunti a questo punto, si può decidere di intraprendere una causa civile attraverso la quale chiedere anche un risarcimento danni per rumori molesti causati dai vicini.
Quale risarcimento danni per rumori molesti: la sentenza della Cassazione
Secondo la Corte di Cassazione infatti, con la sentenza numero 21554/18 del 3 settembre 2018, è possibile ottenere un congruo indennizzo.
È bene tuttavia ricordare che per ottenere un congruo indennizzo per i danni patiti a causa dei rumori molesti provati dai vicini (siano essi grave insonnia, pesanti danni psicologici che si ripercuotono nel rendimento scolastico, nella propria professione o nell’equilibrio della propria vita domestica…) devono essere presenti alcune condizioni specifiche.
Sarà infatti onere della vittima dimostrare come la condotta illecita del vicino abbia causato gravi danni alla sua salute psico – fisica.
Quale risarcimento danni per rumori molesti: l’onere della prova
In sostanza, se la vittima di rumori molesti provocati dai vicini vuole agire davanti a un giudice, per ripristinare il rispetto delle regole ma anche e soprattutto per denunciare il suo stato di disagio psico – fisico e chiedere un risarcimento danni dovrà fornire prove valide a riguardo.
Ovvero, sarà compito della vittima fornire un certificato medico che attesti i gravi danni patiti.
La sentenza della Cassazione stabilisce inoltre che è possibile ottenere un risarcimento danni
“allorché siano stati lesi il diritto al normale svolgimento della vita familiare all’interno della propria abitazione
e il diritto alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane,
quali diritti costituzionalmente garantiti,
nonché tutelati dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
Si deve aver subito un danno.
Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di rumori molesti, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
