Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni

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Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni, ecco cosa prevede la legge e come fare per far valere i propri diritti e ottenere un risarcimento.In materia di infiltrazioni di acqua e risarcimento danni la giurisprudenza si è recentemente espressa in modo chiaro. Quante volte ci è capitato di sentire da amici o di vedere noi stessi delle infiltrazioni d’acqua in appartamenti e di chiederci da dove venissero e, in caso, chi fosse il responsabile per i danni causati da queste ultime. Una tubatura rotta o il terrazzo sopra il nostro appartamento tenuto con scarsa manutenzione possono provocare delle infiltrazioni di acqua nei muri delle nostre case, e queste possono arrecare dei gravi danni alla nostra proprietà. In questi casi la responsabilità dei danni subiti deriva sempre dal proprietario dello stabile, o in caso di condominio dai proprietari.

 

Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni, la legge

 

Come detto, in caso di infiltrazioni di acqua, il proprietario o i proprietari dello stabile sono sempre considerati i responsabili, questo anche quando i danni hanno cause che derivano da difetti di costruzione dell’edificio. Questo perché la proprietà di un edificio è considerata l’ente manutentore dello stesso e quindi responsabile dei danni arrecati dall’ente stesso, come prevede la legge n. 2051 del Codice Civile. Questo fa della proprietà il primo responsabile dei danni. Il risultato è che per i danni causati da infiltrazioni d’acqua, la richiesta di risarcimento vada inoltrata immediatamente al condominio ed è quest’ultimo, almeno in prima battuta e salvo successiva rivalsa contro il costruttore, a dover pagare.  Inoltre il condominio è anche tenuto a eliminare le cause del danno, le quali potrebbero causarne di ulteriori successivamente.

 

 

Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni, le sentenze

 

La giurisprudenza si è già espressa in merito, una delle ultime sentenze è della Corte di appello di Lecce, la n. 905 di fine 2015, la quale ha ribadito un concetto che la Cassazione aveva già espresso con la sentenza n. 15291 del 2011. In entrambe queste sentenze si afferma che il condominio è responsabile per i danni derivanti dai beni soggetti alla sua custodia e che i difetti di costruzione dello stabile ricadono all’interno del suo potere d’intervento e quindi sono imputabili tutte le eventuali conseguenze dannose.

 

 

Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni, rifarsi sul costruttore

Abbiamo detto che il condominio è considerato responsabile dei danni derivanti anche dai difetti di costruzione e che quindi deve rispondere a eventuali risarcimenti, ma è anche vero che il condominio può rifarsi sul costruttore in caso i difetti di costruzione siano provati. Questo è possibile farlo entro 10 anni dalla fine della costruzione dello stabile e solo se il condominio contesta il vizio per iscritto tramite raccomandata ar entro un anno dalla scoperta del difetto e solo se poi entro l’anno successivo venga intrapresa una causa nei confronti del costruttore. E’ bene ricordare inoltre che il condominio non sarà considerato responsabile se l’evento che ha causato il danno era del tutto imprevedibile, questo sempre secondo la legge n. 2051 del Codice Civile.

 

 

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

 

 

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

 

Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di un’infiltrazione di acqua, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

 

AL Assistenza Legale

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

 

Infiltrazioni di acqua e risarcimento danni

 

 

 

 

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