Chiama l’ambulanza e le viene negato il ricovero. Poi muore.

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chiama l'ambulanzaUna donna di quarantasette anni, Antonietta Petti, residente a Nocera, chiama l’ambulanza, le viene negato il ricovero e decede in breve tempo in circostanze ancora da chiarire. Sembrerebbe siano coinvolti alcuni sanitari del Pronto soccorso dell’Umberto I di Nocera Inferiore, in seguito alla denuncia sporta contro di loro dai famigliari della donna.

  • Chiama l’ambulanza e le viene negato il ricovero, all’arrivo era stata visitata dal personale di bordo

La cronaca è iniziata con una chiamata al 118 partita dalla casa della signora Petti, in seguito a un malore a causa del quale la donna è stata poi protagonista della tragica vicenda. All’arrivo dell’ambulanza, il medico a bordo, G.D.M., ha visitato la donna e ne ha accertato le condizioni dichiarandola in salute e sconsigliando il trasporto in ospedale considerata la diagnosi positiva. La signora poche ore dopo il primo malore chiama l’ambulanza nuovamente a causa di un nuovo malore e questa volta purtroppo l’arrivo dell’ambulanza è stato solo in grado di portare il corpo della paziente esanime in ospedale.

  • I famigliari della donna hanno sporto denuncia

In seguito alla dolorosa sequenza che ha visto coinvolta la loro moglie e madre, i famigliari della donna hanno sporto denuncia. In seguito a quest’ultima la Procura di Salerno ha aperto un’indagine per imperizia e imprudenza. L’accusa contro i soccorritori a bordo dell’ambulanza chiamata è di omicidio colposo, ma la dinamica dei fatti non è al momento così chiara da definire chi era a bordo dell’automezzo e i ruoli decisivi che avrebbero portato al triste epilogo. L’unico medico indagato risulta essere G.D.M., il quale attende, assieme ai famigliari della presunta vittima di malasanità, l’esito dell’autopsia e delle perizie dei consulenti chiamati a valutare e stabilire le cause del decesso della signora che ha chiamato l’ambulanza.

  • In corso di valutazione la responsabilità del personale dell’ambulanza chiamata

Ci vorrà del tempo, ma se dovesse essere accertata l’imperizia e l’imprudenza, quindi la responsabilità medica, sicuramente un risarcimento danni sarebbe il minimo che spetterebbe ai famigliari della donna che è deceduta dopo aver chiamato l’ambulanza. Anche se non ci sarà cifra in grado di ripagare la vittima di una madre o di una moglie.

Dott. Claudio Bonato

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