Risarcimento danni esondazioni: non è certamente un fatto inaspettato quello che vede protagonista nel causare tanti disagi il fiume Seveso: sono decenni ormai che il corso d’acqua interrato lungo la zona nord della città di Milano, durante i giorni di pioggia battente, cerca e trova sfogo lungo le strade meneghine andando ad allagare cantine, piani interrati, box e attività commerciali.
Risarcimento danni esondazioni: il Comune di Milano
La giunta del sindaco Pisapia, con una delibera, aveva deciso di assegnare un “contributo di solidarietà” a tutti i cittadini che, tra l’8 e il 9 luglio del 2014, avessero subito danni dalla esondazione del Seveso.
Eppure la conciliazione tra cittadini e amministrazione pubblica ha visto viaggiare parallelamente per un lungo periodo procedimenti giudiziari e amministrativi. Alcuni cittadini avevano aperto una causa al Comune di Milano appoggiandosi al Giudice di Pace, altri avevano interagito con lo sportello del Comune al fine di ottenere un risarcimento danni.
Risarcimento danni esondazioni: la responsabilità dell’amministrazione pubblica
La vicenda della signora B.V. è stata però esemplare e risolutiva. Vivendo lungo la zona dell’esondazione del Seveso, la notte dell’alluvione è stata infausta per la sua auto, parcheggiata in strada, e ritrovata colma di acqua e fango dalla proprietaria la mattina dopo. La signora non si è però persa d’animo e, alla conta dei danni, ha scoperto che l’ammontare di questi ultimi era pari a 1.300 euro. Si è rivolta dapprima allo sportello di Palazzo Marino, il quale ha proposto un risarcimento di soli 650 euro. A metà febbraio la donna è comparsa invece davanti al Giudice di Pace il quale ha sostenuto che il Comune debba risarcire ai cittadini i danni che il fiume interrato ha provocato per l’ennesima volta.
Si ammette, in questo modo, la responsabilità dell’amministrazione pubblica dei danni provocati dal fiume Seveso, alla rifondazione dei danni subiti da numerosi cittadini milanesi in quei giorni in cui più che a Milano sembrava d’essere ai Tropici.
Risarcimento danni esondazioni: il fondo per i risarcimenti
Il Comune ha già aperto un fondo per i risarcimenti pari a 2 milioni di euro, in parte già stanziati per i 700 cittadini che ad oggi ne hanno fatto ragionevole richiesta. La procedura si applica in egual modo anche per l’alluvione del 15 novembre 2014.
Quella del Seveso è una storia decennale ormai, nasce nelle montagne comasche e percorre chilometri fino a raggiungere il comune di Bresso, a nord di Milano, dove inizia il suo tragitto coperto fino ad immettersi sul Naviglio della Martesana (Viale Melchiorre Gioia). Un tempo le rive del Seveso erano al 95% terreni coltivati, oggi invece la percentuale si è ribaltata e con essa anche il grado di permeabilità del terreno, ciò causa nei giorni di pioggia abbondante la difficoltà delle acque di scorrere e defluire come la natura vorrebbe, tracimando, salendo in superficie e causando danni ad ogni acquazzone.
Metropolitane Milanesi e il comune di Milano hanno attuato già in questi mesi un piano di manutenzione del bacino sotterraneo del Seveso, nella zona di maggior criticità della città, ovvero Viale Melchiorre Gioia.
Risarcimento danni esondazioni: i danni alle strutture private
Sarà interessante capire se, dopo che per la prima volta di fronte a un Giudice di Pace, Palazzo
ha ammesso il principio che la responsabilità per i “danni da Seveso” sia pubblica, ci siano spazi per tutti quei cittadini milanesi che nel corso degli anni hanno subito dei danni e non sono stati risarciti. Sono infatti numerosi i negozi, scantinati, cantine, appartamenti ai piani terra e mezzi privati che negli anni hanno subito danni a causa delle esondazioni del fiume Seveso. Sarebbe interessante constatare quanti sono i cittadini che hanno subito danni e disagi, quanti di loro hanno diritto a un risarcimento danni e quale sia la forma migliore per far valere i loro diritti.
Dott. Claudio Bonato
AL Assistenza Legale
Risarcimento danni esondazioni
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Risarcimento danni esondazioni: il fondo per i risarcimenti
Risarcimento danni esondazioni: i danni alle strutture private
